152 - L’antico sapere intuitivo e l’atto spirituale

Esistono in questo mondo, da secoli, professori e studenti, insegnanti e discepoli.

La situazione originaria in cui ogni uomo era suo maestro, fu degradata nel momento in cui l'uomo perse la sua Conoscenza

individuale.

Dopo questo fatto cadde preda di professori e maestri che, il più delle volte non avevano riflettuto ciò che stavano insegnando.

La maledizione dell'ignoranza è l'unica condanna a cui l'uomo deve essere consegnato se vuole arrivare alla comprensione.

Tutti gli altri fenomeni sono insignificanti e si risolveranno da soli nel momento in cui la Conoscenza Originale entrerà di nuovo nell'uomo.

Questa Conoscenza gli impedisce di fare cose stupide e sconsiderate.

Chi sa consapevolmente il perché è qui, in questo mondo, rinuncia a tutte le attività che l'uomo ignorante ora considera buone.

Un uomo coscienzioso e spiritualmente ricco non è attaccato ad affari terrestri, né spreca energie in cose inutili.

I maestri non sono tenuti a istruirlo, perché lui sa e testimonia il suo sapere con le sue azioni. Tutti i compiti che sembrano così difficili all'uomo esitante, sono già compiuti da lui, senza contraddizione e senza che egli faccia domande.

Il ricercatore ignorante valuta e si chiede se è sulla Via verso la Consapevolezza. L'uomo contento e ignorante non chiede né cerca 

ma è contento della sua situazione.

La letteratura filosofica comprende, per la maggior parte, delle dottrine che l'uomo ignorante assorbe volentieri perché cerca

il tesoro perduto. Questa aspirazione verso ciò che è perduto è una certezza su cui i padroni possono stabilire la loro esistenza.

Molti affermano che ogni uomo ha bisogno di un maestro.

Ma c'è una piccola differenza tra queste esigenze. Alcuni cercano un maestro, altri cercheranno solo un suggerimento.

Questo suggerimento può venire da una guida, ma anche dalla letteratura e dalle esperienze di vita stesse.

È questo suggerimento che può dare all'uomo che cerca, consapevolezza della sua ignoranza, e così spingerlo verso la Sorgente di Consapevolezza.

Ogni uomo, che cerca lo Spirito, è sensibile a questa decisiva suggestione. Tutti coloro che sono interessati al lato spirituale della vita lo ricevono ad un certo momento.

Questo suggerimento li spinge su un certo percorso di vita, e ora, la domanda è: questo suggerimento sarà seguito?

O sarà sepolto e inghiottito dagli impedimenti dell’ignoranza che sono indolenza, orgoglio, arroganza, autocompiacimento e paura?

Chi è consapevole della sua conoscenza non conosce l’effetto collaterale dell'ignoranza, quindi, è un esempio per i suoi vicini.

L'ignoranza ci costringe a seguire tutte le deviazioni, ad immaginare bugie, andirivieni tra materia e Spirito.

La tragedia dell'uomo che cerca è che inizia sempre con il fine  e trascura l'inizio.

Trova piacere e soddisfazione nel parlare di immagini "a venire", su cui conta e che gli sono promesse in tutte queste dottrine.

Ma oltre a ciò, anche lui dimentica compiaciutamente il suo stato attuale. Per fare il primo passo sul Sentiero dell'Anima, bisogna prima rendersi conto di dove siamo.

Se uno suppone di essere arrivato alla meta: perché allora darsi tante pene? Perché non mostrare cosa contiene il Sentiero dell'anima. 

Come è possibile dimostrare egocentrismo, fanatismo, mancanza di amore e così via  se si possiede La Conoscenza primordiale che non conosce tutte queste empie manifestazioni.

L'uomo cosciente è l’uomo vero. È equilibrato, gentile, tollerante e saggio.

Se noi non trasmettiamo queste qualità, dimostriamo che la conoscenza primordiale non ci appartiene ancora.

Potremmo essere sulla strada giusta, ma l'ignoranza ci costringe a compiere azioni sconsiderate ed egocentriche.

L'ignoranza è incoscienza, ma nell'uomo nato dall'anima, lo fa riflettere, perché una volta era cosciente.

Viviamo quotidianamente in contrasto con la nostra Antica Conoscenza. Ogni azione è praticamente un'offesa al nostro stato di Coscienza dell'anima immortale.

Eppure, continuiamo tranquillamente con questo modo di vivere, perché l'Antica Conoscenza non ci domina completamente. Finché l'esistenza materiale ci domina, l'Antica Conoscenza rimarrà assente.

Abbiamo dedicato alcune allocuzioni alla Scelta, così com'è rappresenta nei Tarocchi egiziani e alcuni si sono chiesti dove questa scelta si trovasse e cosa contenesse.

Questa è una chiara prova che l'Antica Conoscenza non è dominante. 

La Scelta, può essere un fatto simile al momento della nascita nella materia, quindi, si tratta ancora di farsi strada attraverso la materia.

Se la Scelta all’uomo è chiaramente riconoscibile, allora questo cammino gli è chiaro.

Ci sono persone disorientate e perplesse che si chiedono perché in un cammino, le fasi della vita sono appianate mentre in un altro ci sono così tanti ostacoli.

Debbiamo partire dall'idea che la vita in questo mondo è essenziale affinchè l'anima diventi consapevole della sua caduta nel Caos.

Come è scritto nel Vangelo della Pistis Sophia: Bisogna riconoscere l'inganno della forza-luce dalla testa di leone. Fino ad allora, non accadrà nulla e la nostra vita sarà solo un percorso di godimento e tristezza abituali, senza valore duraturo.

Se l'anima non è consapevole della sua situazione dolorosa, non può sollecitare l'ego, e nessuna idea spirituale può sorgere. Noi allora ci accontenteremo della vita quotidiana e ci divertiremo magari con tutti i tipi di giochi "spirituali".

Le nostre disposizioni e capacità, intellettuali ed emotive saranno allora occupate in modo piacevole, senza che ci sia un istante in cui porsi una domanda sulla coscienza dell'anima o sul  ritorno dell’anima.

In questi tempi di smascheramento, ci dedichiamo ad aggredire i valori spirituali; parliamo della psiche, dell'anima e del coscienza, ma in realtà non sappiamo nulla di tutto questo, il che significa che la Conoscenza primordiale di questi soggetti non è ancora risvegliata.

Si può pesare l'anima, come dicono gli sperimentatori – ma nessuno sa cosa sia l'anima, sebbene ci siano varie interpretazioni.

Finché nell'uomo individuale l'anima tace, le considerazioni emotive e spirituali di quest'uomo non saranno che teorie basate sull'ignoranza.

Potreste avere tutti i tipi di convinzioni in cui credere, ma se possiedete La Conoscenza, allora la diffonderete attraverso le vostre azioni.

È una legge!

Ciò che l'uomo porta dentro di sé si esteriorizza in un certo momento. Per gli spettatori, questo può essere deludente, ma anche sorprendente.

Tuttavia, non si può sfuggire a questa legge.

L'uomo che ha fatto la sua Scelta tra materia e Spirito - non può essere sedotto dalla materia, e questo, in qualsiasi campo. 

Per quale ragione? Conosce ogni aspetto della forza della testa di leone? 

L'uomo ignorante, l'uomo inconsapevole, teme di essere ingannato. L'uomo ignorante può benissimo provare tutti i tipi di dottrine. Ma l'uomo che sa, non fa nulla al riguardo: conserva ciò che ha e osserva.

L'uomo ignorante, che è molto desideroso di istruzioni, accetta e abbraccia tutti i consigli di un maestro e cerca di seguirli.

Così facendo, rimane trattenuto dal collare che gli impedisce la caduta in tentazione, e di scivolare attraverso le maglie della trama dell'ego.

Ma l'uomo cosciente non chiede niente, nessun consiglio perché sa e fa ciò che deve fare spiritualmente.

La nostra vita è divisa da due forze: quella dell'ego e quella dell'anima ed in quasi tutti i casi l'anima è schiacciata sul fondo.

Credete che sarebbe ancora così, se l'Antica Conoscenza ci proteggesse?

Non diciamo troppo presto: "Ah! Sarebbe stato meglio non averlo fatto! Se avessi saputo!"

Diciamo sempre: "Se l'avessi saputo" e non diciamo quasi mai: "Non lo faccio perché so che non devo farlo!"

Tra la conoscenza intuitiva e l'azione, c'è una "terra di nessuno" che è troppo spesso il luogo di riflessioni emotive, intellettuali ed egocentriche.

Nell'uomo inconscente c'è un abisso tra questo accenno di "sapere" e un accenno di “realizzazione”.

Nell'uomo cosciente c’è solo un semplice passaggio di confine tra Conoscenza interiore e realizzazione esteriore.

Quanti esitanti tra la Conoscenza intuitiva e l'azione che ne risulta! E quindi perchè spesso imboccano la strada del minor sforzo? Perché le norme sociali non lasciano molto spazio ad un atteggiamento di vita coerente e intuitivo.

Dopo una tale esperienza, quindi, diventi sempre un po' di più debole e con piu’ "possibilità" di essere colpito.

Quello che hai fatto una volta, puoi farlo di nuovo, giusto?

Dopo ogni azione fatta contro l’Intuizione e la Coscienza, diventi più insensibile e più ignorante secondo l'anima e più sensibile e più consapevole secondo l'ego.

Le azioni intraprese contro l’Antico Sapere non contengono nessuna dottrina per te, ma ricoprono la tua conoscenza. La dottrina era lì quando la coscienza ti ha avvertito.

Nell'uomo che agisce continuamente contro la sua stessa Coscienza e Intuizione, l'Antica Conoscenza potrebbe un giorno spengersi. Ed allora non si tratterà più di seguire una Via dell'anima, tutt’al piu’, quest'uomo cercherà ancora di seguire un percorso morale, ma che, comunque, non lavorerà mai per la liberazione dell'anima.

Ma, anche con la moralità, possiamo farcela. Ognuno ha la sua morale che va di pari passo con la voce della sua Coscienza.

La moralità è una concezione vasta, ma più l'uomo è cosciente della sua anima, tanto più la sua morale diverrà elevata, nobile e raffinata.

Tale moralità non si estende solo all'intera gamma di norme sociali, ma penetra anche nel pensiero, e questo impedisce anche all'uomo di dire una semplice bugia, di rivolgersi al prossimo con una parola offensiva e avere un atteggiamento di vita spietato.

Non appena l'anima si risveglia, la coscienza perde la sua elasticità e l'ego è preso dall'ansia.

Quindi non diciamo più:

"Ciò che giustifichi alla tua coscienza, non lo saprò mai."

Ma i due interlocutori dovranno poi rendere conto della stessa responsabilità davanti alla loro anima.

Se l'uomo agisse realmente secondo la propria Coscienza dell'Anima, la società sarebbe molto diversa.

È un fatto che ormai tutto il mondo è guidato da governanti senza coscienza né scrupoli, che stabiliscono leggi per l’uomo ignorante.

Le guide religiose senza coscienza escogitano ogni sorta di tattiche per rendere schiavo l'uomo ignorante.  Con questa ignoranza, l'inganno religioso mondiale ha avuto un enorme successo.

Molti sono consapevoli che per loro, dopo anni di ricerca, i campanelli d'allarme hanno suonato - ma c’è ancora una grande differenza tra "sentire quel campanello" e "prendere le misure necessarie”.

Ci sono molti che suonano il campanello con ardore, ma l'unica risposta che sentiamo è: Sì, sì, ti sento bene ....

Ci sono altri che sono irritati dal suo suono allarmante, e altri ancora che realizzano il loro profitto.

Solo l'individuo pensa e si chiede: "Cosa succederà adesso?"

Ed è per questo che è così difficile apportare modifiche al metodo di vita secolare, poiché l'uomo è un animale abitudinale e non vuole essere disturbato.

Se fosse un uomo cosciente, sopporterebbe questo terrore e sarebbe anche grato, perché sarebbe preservato, all’ultimo momento, dallo scivolare in giù, nel fango materialistico.

Un uomo che cerca spiritualmente è sempre grato sia per il dolore che per la gioia, per un consiglio e per un aiuto perché sa che il fermarsi nel pensiero e nell’insegnamento significherebbe la morte.

Se non assimila più nulla, né dall'esterno e né dall'interno, allora cade nella ripetizione.

La ripetizione è ammissibile soltanto con l'intento di levigare, di lucidare.

La fresa diamantata lavora a lungo il diamante affinché risplenda per essere un modello ancora più bello.

Le lezioni di vita sono, per il ricercatore spirituale, come una pietra per levigare, la stessa superficie deve essere molte volte levigata, per farne emergere lo splendore. 

Se, tuttavia, La Voce della Coscienza e dell'Intuizione tacciono, non ci sarà nessuna pietra per levigare.

Allora non resteranno altro che sassi da tagliare, sassi che alla fine si sbriciolano in polvere.

Ciò che possiedi di più prezioso è quella Voce che tu hai soffocato troppo spesso. Essa viene da lontano, da un Paese che tu conoscevi, da uno stato dell'Essere che era il tuo.

Se fai violenza a questa Voce, noterai un bel giorno, che hai di nuovo perso ciò che, dopo tanti anni, hai ricercato, e sarai allora obbligato a ricominciare da capo, se cio’ ti è ancora possibile.

Pertanto, non essere troppo disinvolto con i tuoi delicati Tesori spirituali, pellegrino, perché non c'è  su questa terra nient'altro a cui si possano paragonare.

E se non lo sai ancora, dovrai farlo attraverso il dolore, l’amarezza ed i fallimenti con la speranza che un giorno potrai esserne consapevole.

In modo che un giorno tu possa diffondere ciò che sai.

©2018-2023 Henk e Mia Leene